APRIRE UNA SOCIETÀ IN MESSICO. QUALI SONO LE PRINCIPALI IMPOSTE DA CONSIDERARE?

APRIRE UNA SOCIETÀ IN MESSICO. QUALI SONO LE PRINCIPALI IMPOSTE DA CONSIDERARE?

PRINCIPALI IMPOSTE MESSICANE PER UNA SOCIETÀ

È vantaggioso fare affari in Messico utilizzando una società Messicana?

La risposta ovviamente dipende da molteplici variabili, valutazioni nonché da una corretta pianificazione fiscale. In questo breve spazio, vorrei fare cenno solo ad alcuni aspetti di natura fiscale da tenere in considerazione.

QUAL È L’ALIQUOTA IRES E IVA CHE VIENE APPLICATA IN MESSICO?

In primo luogo, è importante evidenziare che in Messico una società di diritto messicano è sottoposta ad una tassazione sui redditi pari al 30% (articolo 9 della Ley del Impuesto Sobre la Renta – LISR), mentre l’IVA è attualmente al 16%.

OCCHIO ALLA PTU!

Se la società assume personale dipendente dovrà ovviamente sostenerne i relativi costi anche contributivi i quali variano in base a diversi fattori, tra cui il tipo di impiego svolto e i rischi che le mansioni assegnate comportano. Inoltre, la Ley Federal del Trabajo (LFT), riconosce ai lavoratori il diritto a ricevere un 10% sugli utili generati dalla società. Si tratta della c.d. PTU o Participación de los Trabajadores en las Utilidades de la empresa, istituto disciplinato agli articoli 117 e seguenti della LFT.

COS’È L’IEPS

In alcuni tipi di business quali, a titolo meramente esemplificativo, la vendita di alcolici o di bevande ad alto contenuto calorico, le società messicane devono sostenere anche la cosiddetta IEPS che sta per Impuesto Especial sobre Producción y Servicios con aliquote variabili da verificare caso per caso.

TASSAZIONE SUI DIVIDENDI DISTRIBUITI ALL’ESTERO

Inoltre, nel caso in cui venisse deciso di distribuire dividenti ai soci residenti in Italia, la LISR impone alla società messicana di applicare una ritenuta alla fonte pari al 10% su tali dividendi.

TASSAZIONE SULLE PLUSVALENZE PER LA CESSIONE DI QUOTE

E se invece i soci italiani decidono di cedere le proprie quote sociali (o azioni) generando una plusvalenza? Nel caso di società immobiliari, anche in questo caso il fisco messicano vuole la sua parte lasciando al contribuente un’alternativa (per altri tipi di attività è invece possibile – ma non automatico – evitarlo attivando la convenzione per evitare le doppie imposizioni tra Italia e Messico):

  • O applicando il 25% sul valore totale dell’operazione; oppure
  • Applicando il 35% sul valore della plusvalenza che eccede alcune soglie previste dalla LISR. In questo secondo caso però è necessario attivare una procedura che prevede tra le altre cose, la nomina da parte del cedente italiano di un rappresentante legale in Messico.

Inoltre, se la cessione delle quote avvenisse in favore di una persona residente all’estero, l’autorità fiscale messicana potrebbe effettuare una perizia dell’operazione e, nel caso in cui rilevi, un valore che eccede il 10% rispetto alla controprestazione pattuita, sottoporrà a tassazione il totale di questa differenza applicandoci un ulteriore aliquota del 35%.

CONVENZIONE SULLE DOPPIE IMPOSIZIONI TRA ITALIA E MESSICO

Come accennato però, la tassazione in Messico di plusvalenze da cessione di quote può essere evitata salvo che si tratti di società immobiliari. Infatti, per le plusvalenze generate dalla cessione di quote di società messicane che operano in altri settori è possibile – ma non automatico – attivando una procedura ben precisa, usufruire dell’esenzione prevista nella convenzione tra Italia e Messico per evitare le doppie imposizioni sottoponendo la plusvalenza generata alla sola tassazione italiana. Distinzione questa che invece non è prevista nel caso di distribuzione dei dividendi.